(detto
Konstantin). Scrittore e uomo politico sovietico. Esordì come
poeta storico nel 1938 con il poema
Uomini Veri, iniziando poi con
successo l'attività di drammaturgo. Tra i suoi lavori per il teatro
spiccano:
Una storia comune (1940);
Lontano in Oriente (1941);
Un giovane della nostra città (1941);
Gente russa (1942).
Particolarmente attenti a problemi di politica internazionale sono i drammi:
Sotto i castagni di Praga (1946);
L'ombra altrui (1949);
Il
buon nome (1953), così come la raccolta di poesie
Amici e nemici
(1948). Ampia notorietà gli procurarono, durante la seconda guerra
mondiale, le sue poesie d'amore e, successivamente, i romanzi:
I giorni e le
notti (1943-44);
I vivi e i morti (1959);
Soldati non si nasce
(1964);
L'ultima estate (1971). Scrittore legato al regime
real-socialista, ottenne importanti incarichi ufficiali (Pietrogrado 1915 -
Mosca 1979).